Niente di diverso dalla solita routine domenicale.
Sveglia, colazione, messa.
Poi a mezzogiorno siamo andati a prendere Lui in albergo. Ci aspettava già fuori dall'albergo, con venti minuti di anticipo. Noi eravamo un po' agitati, poi invece Lui era così umile che tutto è stato molto spontaneo.
L'abbiamo portato a fare il brunch da Fred. Appena salito in taxi, ci ha rivolto la sua prima domanda: "E voi che ci fate qui?".
Intendeva a Montreal. Io gli ho sorriso, imbarazzata, poi il Fedi gli ha spiegato come mai siamo qui.
La seconda domanda è stata: "E siete sposati?". Il Fedi ha risposto: "Sì". Io ho aggiunto: "Sì, insieme, io e lui". Si è messo a ridere. Evidentemente ero proprio un po' emozionata.
Anche Fred era emozionato. Ha letto molti suoi libri e lo ama.
Infatti ci ha offerto lui il pranzo, Fred, a tutti e tre. Dicendo a Lui: "È il minimo che possa fare, per tutti i libri che lei mi ha dato".
Abbiamo mangiato insieme. Ci ha fatto un sacco di domande. Lui a noi.
Dopo pranzo l'abbiamo riaccompagnato in albergo. Lui ci ha detto che andava a preparare la valigia per liberare la stanza, ma di aspettarlo nella hall. È andato su in camera, dopo cinque minuti era già sceso con la valigia. Non era una valigia. Era uno zainetto minuscolo. Ci ha detto che tanto per due giorni non gli serviva granché e che anche fosse stato via due settimane avrebbe avuto lo stesso bagaglio, che si lava i vestiti.
Siamo stati lì a chiacchierare, ci ha dato il suo indirizzo e-mail per la prossima volta che passa di qui. Ci ha firmato un suo libro scrivendo:
"A Roberta e Federico, insieme a primavera canadese. Erri"
Poi io gli ho detto: "Vado a comprare un suo libro per Fred, così le faccio fare una dedica e glielo regaliamo". Lui ha detto: "Buona idea. Lo faccio io". Così è sceso nella libreria, ha scelto un suo libro, se l'è comprato (con tanto di commesso alla cassa che gli ha augurato "Buona lettura!") e ha scritto una dedica a Fred. E ce l'ha dato dicendoci: "Avete avuto proprio una buona idea".
Poi siamo stati alla sua conferenza, e alla fine l'abbiamo ringraziato per la giornata e il regalo di aver passato del tempo con noi. "Grazie a voi che avete sopportato tutte queste chiacchiere".
Spero di rivederlo presto. Qui, la nostra casa è aperta per Lui.
È stata una domenica di grazia.
PS l'antefatto è che ieri sera alla prima conferenza, il Fedi, quando gli abbiamo fatto autografare un libro, ha avuto l'idea di invitarlo fuori a cena. Così, tanto al massimo ci diceva di no. Non poteva a cena, ma era libero a pranzo, ci ha detto. "Venite a prendermi qui in albergo. Io sto qui e vi aspetto a mezzogiorno". Così, niente di più di questo.