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Tuesday, March 3, 2020

Il mese della storia delle donne

Ma esiste in Italia? Stando a wikipedia direi di no. Mi sa che in Italia si celebra la festa delle donne l'otto marzo e basta. Ma voi che leggete, se ci siete, ditemi se sbaglio.

In ogni caso, qui è iniziato il Women's History Month. Come Febbraio è il Mese della Storia dei Neri, Marzo è il mese consacrato a celebrare e sottolineare il contributo delle donne alla storia e alla società. È necessario? Certo. Più che necessario, perché altrimenti il contributo degli uomini eclissa completamente quello delle donne, come il contributo delle persone bianche eclissa quello delle persone non bianche. Non perché i primi siano maggiori dei secondi, ma semplicemente perché godono di un privilegio di visibilità che almeno un mese all'anno si cerca di attenuare.

Ora, io mi trovo qui a cercare materiale per parlare di questo mese ai due minorenni della famiglia. E quando penso a loro, penso davvero ad entrambi, in modo diverso. Il Sig. Tenace, da maschio, deve imparare a lasciare lo spazio, a capire il suo privilegio, a non diventare né paternalistico né oppressore. La SignoRina deve capire su quali spalle possenti di donne poggia per fare i passi avanti nella lotta per una vera emancipazione femminile.

Cerca e ricerca, ho trovato una serie di bei libri per bambini in inglese, ma io vorrei tanto far loro conoscere le donne italiane, quelle che hanno dato un contributo speciale. Così stamattina, in preda alla sindrome premestruale che a me fa venire degli sbalzi di umore pseudomaniacale, ho pensato di far loro un libro* con semplici foto e citazioni delle donne italiane che per me sono significative.
Nell'elenco per ora ci ho messo le seguenti (ripeto, è assolutamente personale, voglio che mi brillino gli occhi mentre lo sfogliamo insieme):

Margherita Hack. Non solo per la scienza, ma anche per l'ironia.

Igiaba Scego. Ammirazione profonda.

Anna Magnani (ma quanto è tremendamente bella!?)

Samantha Cristoforetti. Non so perché ma mi mette in soggezione.
Forse per tutto quello che sa e per l'umiltà con cui lo sa.

Simonetta Agnello Hornby. Avvocato, madre, scrittrice.
(fimmina sicula, eccerto, la più affine)

Tina Anselmi. Devo dire altro?

Elena Cattaneo. Poche parole, molti fatti.

Alda Merini. Anche con la sigaretta.

Carmen Consoli. Poteva forse mancare?!

Rita Levi Montalcini, prima della pettinatura a schiaffo e con il sorriso.


Voi chi aggiungereste? Datemi spunti! Ho come l'impressione di aver dimenticato qualcuna di importante...Soprattutto tra le giovani!



*il libro viene stampato online come gli album di foto, solo che anziché metterci le foto dei bambini ci metto queste.