Ma quanto bello è scoprire per caso un artista e trovarsi subito meravigliati per le sue opere che vanno dritte al sistema limbico cuore?
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Stavo sfogliando il numero di febbraio di Marie Claire Italia*, comprato in aeroporto prima del volo di ritorno a Montreal, e lo sguarde mi è caduto su una piccola immagine di queste Terracotta Daughters. La breve didascalia alla foto diceva che l'autrice è Prune Nourry e che saranno in mostra a Parigi, alla Magda Danysz Gallery a marzo.
Intrigata, vado sul sito di Prune Nourry.
Le Terracotta Daughters nascono dal pensiero alle molte bambine cinesi che hanno subito la cultura cinese del controllo demografico, questione che prima di essere politica è culturale, come spiega bene questo bel video.
E quindi, come già visto fare da Ai Weiwei per i suoi semi di girasole, Prune Nourry va in Cina a recuperare quella millenaria tradizione di argilla e ceramica (devo dirlo quanto mi piace l'incontro tra tradizione e contemporaneità?! Moltissimo!). Incontra otto bambine orfane, e le usa come modelle.
Source - Photo by Zachary Bako |
Source - Photo by Zachary Bako |
Ed ecco che nascono loro: un esercito di 116 bambine di terracotta.
Source - Photo by Prune Nourry |
L'incontro tra Prune Nourry e le otto bambine non si ferma qui. L'artista si impegna a finanziare gli studi delle bambine per almeno tre anni, e loro sono invitate alla mostra a Pechino per poter incontrare la propria sosia in creta.
Sul sito di Prune Nourry scopro che mi piace praticamente tutto quello che fa. Soprattutto mi piace la sua attenzione ai temi di bioetica e ad un'immagine inusuale della donna (tra l'altro, ho trovato un'altra signora di ceramica che fa il bagno nel bianco). Ma questo lo racconterò poi.
* Fonti di documentazione artistica autorevoli, lo so.
Ehi, che bello, ci scambiamo artiste! Mi piace molto questa Proune Nourry che non conoscevo. Bellissimo questo progetto, molto divertente anche lo Sperm Bar.
ReplyDeleteSi', anche a me piace questo scambio! Lo sperm bar e la procreative dinner li trovo geniali.
DeleteGuardare le statue di terracotta delle bimbe cinesi fa subito pensare all'imponenza dell'esercito di terracotta Ming, ma leggere come sono nate fa sfociare l'idea di imponenza e dominio in un mare di delicatezza e amore.
ReplyDeleteBella storia e bellissime foto.
F.