Saturday, November 28, 2015

L'arte del distacco

Da qualche mese a questa parte, il tasso di ceramiche rotte è aumentato esponenzialmente.
I maligni diranno che pare esserci una strana coincidenza temporale con l'arrivo del Sig. Tenace.
I maligni hanno ragione.

Mi trovo così a dover mettere in pratica e vivere sulla mia pelle la prima regola della poterie:
"Il faut apprendre à se détacher des pièces"
altrimenti detta "L'arte del distacco", ovvero quel processo che si deve apprendere il prima possibile secondo cui troppe fasi delicate ed imprevisti passano tra il momento in cui si mette la palla di argilla sul tornio e quello in cui si tiene fra le mani il vaso o la ciotola finiti, rifiniti e smaltati, quindi meglio non affezionarsi troppo. Senza contare che quell'oggetto resterà per sempre fragile.
Anche questa è bellezza.

Va be', qui si sta praticando l'arte del distacco in abbondanza.

L'angolo dei cocci. Solo alcuni di quelli prodotti in quattro mesi, quelli più heart-breaking.

E allora ripensavo a chi, del rompere ceramica e fracassare porcellane, ne ha fatto un'arte:

Martin Klimas

Untitled, 2004.

Untitled, 2004.

WokMedia
La serie New Breed Edition.





Infine, il solito Ai Weiwei, che sto ancora male tutte le volte che guardo queste foto (aargh!!!):

Dropping a Han-dinasty urn, 1995.

E allora mi dico che magari, prima o poi, chissà, ci sarà un futuro anche per i nostri cocci?

8 comments:

  1. si possono percorrere più strade:
    1 lasciare fare al tempo, crescerà fin troppo in fretta il Sig. Tenace e si spera che qualcosa sopravviva a quel giorno
    2 avviare il Sig Tenace all'impasto ora con la pasta di sale (ché quello si magna pure l'impasto), poi con il didò, poi con la creta e farne un discepolo
    3 date le sue origini orientali, conservare i cocci e promuovere nell'omino il gusto del Kintsugi, l'arte di aggiustare le ceramiche con l'oro, un po' caro come hobby, ma porterebbe ad un distacco solo temporaneo dalle ceramiche

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    1. Le tre strade non si escludono a vicenda e noi le stiamo percorrendo tutte ;)

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  2. Oooommm! :-D Ma scaffali altissimi non ne avete?

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    1. Silvia, ma poi sugli scaffali altissimi non vedo più nulla neppure io che sono alta 1,60m!

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  3. e questa: https://it.wikipedia.org/wiki/Kintsugi ? Un abbraccio :-)

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  4. ... ma la mano bellissima e'ancora intera, vero?! Quella sullo sfondo? Comunque belle le proposte di Amanda... soprattutto la due (ma sono sicura che te gia' gliele hai messe le mani in pasta!) e la tre! Io propongo ancora lo sbriciolamento ulteriore dei cocci, e poi la creazione di un mosaico bitorzoluto con i resti, schiaffati dentro la resina trasparente (credo si chiami epoxi, o una roba cosi'...) perche' tutto e' fugace ma nulla si crea e nulla si distrugge
    Alice filosofeggiatrice da 4 soldi (e son sicura il signor Tenace apprezzera' l'opportunita' di demolire pure il mosaico!)

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    1. Nooo, la mano bellissima e' rotta. Ha perso la fogliolina azzurra che si intravede nel mezzo dei cocci :((
      Pero' sai che l'idea del mosaico su era venuta anche a me e finora e' quella che mi intriga di più'? Non per nulla i cocci sono ancora tutti qui e aspettano. Chissà cosa, ma aspettano.

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