Friday, June 1, 2018

Quando uno di noi passa la notte in ospedale...

...e quando quel qualcuno è la Kinta, si tratta di un evento eccezionale. 

La Kinta, miglior amica del Sig. Tenace da ben tre anni, sua compagna di ogni notte, quinto membro della nostra famiglia, viaggiatrice con noi ovunque in giro per il mondo, dicevo la Kinta mostrava da tempo i segni di questi tre anni avventurosi e un intervento di chirurgia estetica si rendeva sempre più necessario.
Fortuna vuole che non troppo lontano da casa nostra ci sia un ospedale per i pupazzi.

Raplapla - hôpital pour personnes en tissu


Un ospedale serio, eh, mica un gioco.

La dottoressa cura tutto: emergenze, chirurgia dell'occhio, overdose di detersivo, incidenti causati da fratelli,...
Il "paziente" si deve presentare accompagnato dal proprietario, che è colui con cui la dottoressa valuta la diagnosi e l'intervento. 
"Se il genitore vuole rifare tutta l'imbottitura, ma al bambino piace che il suo peluche sia più molle, io ascolto lui!".
E così ha fatto con la Kinta e il suo padrone. Il Sig. Tenace ha potuto toccare con mano l'imbottitura che andrà nella pancia della Kinta e dare la sua approvazione. 

Il Sig. Tenace fuori dalla clinica

Tutto era programmato, visto che bisogna prendere appuntamento, e il Sig. Tenace ha potuto prepararsi alla separazione di una notte. L'intervento infatti, per nostra fortuna, non dovrebbe richiedere una degenza prolungata.
 
I letti d'ospedale con tanto di cartella clinica. La nostra beniamina occupa il numero 7.

Il Sig. Tenace sistema il lenzuolo sulla Kinta. In primo piano i due occupanti del letto 4.


E infine la Kinta in attesa del chirurgo. Da notare, hanno dato anche a lei un pupazzino gufo per tenerle compagnia.

La separazione, nonostante tutto, non è stata completamente indolore. Il Sig. Tenace era visibilmente emozionato. Le ha rimboccato le coperte più volte e, quando siamo usciti ed eravamo già in bici, mi ha fermata: "Aspetta! Non ho detto alla Kinta che torniamo a prenderla domani!"
Io ci ho provato: "Gliel'ho detto io, andiamo!"
"Come gliel'hai detto tu?! Non ho sentito"
"Gliel'ho detto in inglese See you tomorrow!"
"Lei non capisce, torniamo indietro"
Ho dovuto girare la bici per permettere al Sig. Tenace di rientrare per un'ultima coccola.
Oggi pomeriggio andiamo a prenderla, sempre che la paziente non abbia avuto complicazioni e non sia dimissibile.

Ieri quando ho chiesto alla dottoressa quanto ci sarebbero costati l'operazione e il ricovero, sono rimasta stupita da quanto economico fosse. 
"Sa, rispetto a voi medici" mi ha detto "qui noi risparmiamo sull'anestesia!" ;)






10 comments:

  1. Dio benedica i medici degli amici di pezza dei bimbi, avranno sicuramente un Angelo Custode con gli occhi di bottone

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  2. Ma e' una cosa bellissima! Magari ci fosse stata la clinica ai miei tempi, quando per il troppo uso il mio Bubi aveva perso un occhio e meta' naso!

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    1. Ma ce l'hai ancora Bubi? Perche' all'ospedale dei peluches operano anche pazienti molto vecchi! Ad esempio, al letto numero 3 c'era una Minni di 21 anni. E abbiamo visto un canguro a cui avevano sostituito l'occhio.

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  3. Ma che bellezza!!!
    Do

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  4. Adoro. Ce n'era uno anche a NYC, ma questo sembra molto piú attento ai bimbi... magari quando saró vecchia impareró finalmente a cucire e apriró "la clinica del babaccio"! Mi aiuti? Un dottorato in neuroscienze fa sempre comodo in questi casi!

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    1. Si', ma dobbiamo farne di corsi di cucito prima di metterci a riparare pupazzi!!

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