Tuesday, July 23, 2019

Post senza foto, perché a volte va bene così

Almeno una volta all'anno, mi prendo un giorno di ferie da passare da sola con il Sig. Tenace. Ieri è  stato così.
Ed è stata una giornata talmente bella e vissuta semplicemente momento per momento, che non mi sono mai ricordata di tirare fuori il telefono per fare una foto. Restano solo i miei e suoi ricordi. 
E dire che non abbiamo fatto niente di eccezionale e neppure nulla che ci fossimo programmati.

Sveglia alla solita ora antelucana, grazie alla SignoRina che probabilmente non voleva farci perdere neppure un attimo. Abbiamo fatto colazione, ci siamo preparati e il Sig. Tenace ed io abbiamo inforcato le nostre bici per portare la SignoRina all'asilo. E già qui, contemplavo la differenza rispetto alla nostra "vacanza" precedente: allora lui non sapeva ancora andare in bici, né tantomeno affrontare le piste ciclabili montrealesi di un giorno lavorativo. Il mio bambino cresce. 
Abbiamo salutato la SignoRina e poi ci siamo diretti in libreria per comprare un regalo per un suo amico. Vediamo chi indovina cosa ha scelto il Sig. Tenace? Un bel libro sui dinosauri, che stanno ai seienni come i libri di cucina per i 40enni: non sbagli mai. 
Il Sig. Tenace voleva ovviamente un libro anche per sé. A quel punto c'è stata la proposta: se vuoi comprarlo, te ne posso prendere solo uno - gli ho detto - Se invece andiamo in biblioteca, te ne puoi portare via almeno tre. Mio figlio è furbo, ha scelto la biblioteca. 

Io pensavo ad una visita piuttosto veloce, seguita magari da un caffè e croissant di metà mattina, e invece alle 12.30 eravamo ancora lì dentro. Il Sig. Tenace con il naso appiccicato a libri di qualunque genere, anche se ultimamente è molto da "manuale enciclopedico". I pompieri, i vulcani, le formiche (?),... Io cercavo di svignarmela per andare a curiosare tra i miei, di libri, ma probabilmente mi aveva legato al polso un braccialetto elettronico invisibile, perché ogni qual volta mi allontanassi anche solo di uno scaffale venivo richiamata all'ordine: "Mamma! Dove sei? Vieni subito qui a vedere che roba questa colonia di scarafaggi cinesi..."
Alla fine ne ha scelti cinque per sé e due per sua sorella. 

Pranzo a casa, con una normale pasta al ragù, e poi dal parrucchiere per me. Lui, con tre libri al seguito, aveva la chiara direttiva di non alzarsi dal divano del salone per la durata del mio taglio di capelli, e invece due secondi dopo si rotolava per terra e giocava con gli espositori di unghie finte dell'estetista. E alla fine mi ha detto: "Mamma, sei bella. Puoi darmi un bacio, se vuoi".

Merenda con gelato, caduto per terra dopo tre leccate (non per colpa del Sig. Tenace, povero) - seguita da seconda merenda con cookie al doppio cioccolato. 

Abbiamo poi raggiunto il resto della famiglia e alcuni amici al parco e il nostro tempo a due si è concluso. 

Appunto, niente di che.
Ma camminare tenendolo per mano, con la sua mano che diventa sempre più grande e forte, parlare di tante cose, dai pokemon al perché sua sorella gli dia spesso fastidio, vederlo crescere, e sapere che per ora è ancora un piacere per entrambi passare una giornata insieme è semplicemente impagabile.  

4 comments:

  1. Cara, non ti posso assicurare che potrai goderti per sempre la vostra giornata speciale (e soprattutto il trucco di spacciare il parrucchiere come cosa fatta insieme....) ma quando sarà grande dovrai stare pronta a saltare sul carro delle opportunità quando te se ne presenterà una. Come per me stasera guardare insieme Mad Max Fury Road dalle 11 all'1 di notte (ebbene si, si continua a non dormire anche dopo) mangiando latte e Tarallucci. E forse saranno stati i Tarallucci, but I have a new favorite movie!

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    1. Che dire? I tuoi commenti sul tuo rapporto con tuo figlio sono sempre luce di speranza.

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  2. ma dai, ma è bellissimo! Che lo so, magari sono giornate normali per molti, ma a me sembra molto tenera come cosa!

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