Monday, October 31, 2016

I bambini tenaci

Un Sig. Tenace ce l'ho a casa.
Il nome lo sapete da dove deriva, non gliel'abbiamo dato noi, ma chi per primo ha scoperto la sua personalità e la sua capacità di resistenza.

Di bambini tenaci è pieno il mondo, ma a volte la tenacia e la capacità di essere dei Mr. e delle Miss Fighter si rivelano solo in condizioni speciali, quando la vita mette alla prova.

I bambini adottati, spesso se non sempre, sono dei Mr. e delle Miss Fighters.
I bambini malati, spesso se non sempre, sono dei Mr. e delle Miss Fighters.

Ha fatto bene, allora, il SickKids Hospital di Toronto a lanciare questa campagna in cui i bambini, le loro famiglie e il personale sanitario sono rappresentati in un modo inconsueto.
Di campagne mediatiche strappalacrime sulla pena che fanno i bambini malati è pieno il mondo e, per quanto possano essere efficaci, veicolano il messaggio che la malattia e le prove della vita ci rendono vittime. E se invece spostassimo l'accento sulla tenacia? Sulla combattività?
Otteniamo questo.




Come neuropediatra, per di più mamma di un bambino tenace, questo video non poteva che toccarmi dritto al cuore e farmi esclamare "Grandi! Ma perché non ci hanno pensato prima!?". Chi queste cose le vede ogni giorno avrà probabilmente lo stesso effetto (Amanda sei avvisata ;)


Lo stesso discorso può essere fatto sull'adozione, e qua, se allarghiamo un po' il campo si rischia di ritornare alle famigerate discussioni sui bambini fortunati - qui e qui. Tutto sta nel come guardiamo le cose.
"Ecco a voi Giacomino, vittima di un abbandono".
"Ecco a voi Giacomino, che è riuscito a sopravvivere ad un abbandono".

Se la prima presentazione mi fa dire "Ah povero Giacomino! Che compassione!" (per arrivare fino a "Che fortunato Giacomino che ha trovato una famiglia!"), la seconda mi provocherà piuttosto un "Grande Giacomino! Che bravo! Io non so se ce l'avrei fatta! Ti ammiro!".


Cambiamo prospettiva, ci state? I bambini tenaci ne hanno bisogno ;)

8 comments:

  1. Dedico questo video a Marta che oggi non c'è più ma che ha combattuto come una leonessa e che alla fine, con una consapevolezza adulta, ha capito che la guerra era perduta ma che era stato importante esserci. Oggi sul profilo della sua mamma c'è la foto da streghetta del suo ultimo Halloween, lei è sempre con noi

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    1. Si', Amanda, a Marta e a tutti quelli come lei che si trovano di fronte alle guerre che non si possono vincere.

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  2. No. Cioè. Te mi avevi pure avvistata eh, io mi ero pure preparata ed ho pensato figurati se mi faccio fregare... poi ho guardato il video. Ed ho pianto come una matta. Bellissimo.
    Grazie Slicing.

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  3. Bellissimo il video e fantastica la scelta della musica.

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    1. Vero? Tante famiglie si sono sentite "empowered" dal video e dalla musica.

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  4. E' meraviglioso. Basta cambiare il punto di vista ed ecco che cambia tutto.

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    1. Si', anche io lo trovo meraviglioso. Lo stesso discorso, ho letto vale per le donne che passano attraverso un'esperienza di violenza. Presentarle come "vittime di stupro" sottolinea subito la fragilità e la subalternità rispetto al maschio, mentre definirle "sopravvissute ad uno stupro" le rende più forti. Sia ai loro occhi che ai nostri.

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