Monday, May 15, 2017

L'ermetismo della minestra

È andata così. Sabato mattina il Teodolindo si carica in bici il Sig. Tenace e se ne va al mercato, si ferma al banco di un tale Leopoldo e se ne torna a casa con un sacco di fave e un sacco di piselli. Stiamo parlando di legumi freschi che qui in Canadà sono merce rara e preziosa.

Io felice. Le fave mi fanno felice, perché mi piacciono e perché mi ricordano le minestre della mia nonna siciliana.

Così ieri pomeriggio, mentre mi appresto a cucinarle, mando su whatsapp a mio padre, siculo doc, una foto che ritrae suo nipote cino-italiano-canadese intento a sbucciare le fave. Adesso lo commuovo, mi dico.

Nella foto per il nonno si vedeva anche la faccia del nipote

Invece, per risposta, anziché lacrime mi arriva il seguente testo:
Ok sai come cucinarle

ché mio padre - da vero uomo di Sicilia- non solo è di poche parole, ma nei messaggi risparmia pure sulla punteggiatura.
Io gli dico che pensavo di fare una minestra con cipolla e sedano e, aggiungo, "Altrimenti come si fanno?"

Ed è a questo punto che mi risponde con la ricetta più succinta ed ermetica del mondo (testuale messaggio):

Patate cipolla e fave,
però le fave le aggiungi dopo,
e un po' di sugo

E io eseguo, perché in fondo da quelle 15 parole di ricetta ho capito cosa fare.
Spengo il brodo con cipolla e sedano che stavo già preparando.
Sbuccio una grossa patata e una cipolla. Le taglio con pazienza a pezzedduzzi come avrebbe fatto la nonna, le metto nella solita pentola della minestra con un po' d'olio e faccio rosolare un minuto. Poi aggiungo il brodo e cuocio per venti minuti. Disubbidisco al padre, facendoci cadere dentro una foglia di alloro, quindi metto le fave. Lascio lì sul fuoco basso per un bel po' - le fave si devono quasi disfare - e intanto a parte faccio bollire dell'acqua per cuocerci i ditalini. Due minuti prima di spegnere aggiungo un cucchiaio di sugo di pomodoro che mi era avanzato dal giorno prima (botta di culo enorme, ad averne).

La minestra cuoce a fuoco basso, e si nota la clandestina foglia di alloro


Porto in tavola la pentola e amministro la zuppa. Un filo d'olio a crudo nei piatti, pepe fresco e parmigiano. Unico rammarico il non aver avuto a disposizione del pecorino o della ricotta salata.

Pacienza.


Il mio piatto, prima di tuffarmici. È stato il primo di tre...


6 comments:

  1. Solo a vederla mette fame e cuntentizza

    ReplyDelete
  2. E il cino-italiano-canadese che ha detto, il cino-italiano-canadese che ha detto?

    ReplyDelete
    Replies
    1. Il cino-italo-canadese ha apprezzato, ma ha dichiarato di preferire decisamente la pasta e ceci!

      Delete
  3. Uuuh, che buone! Ma da voi ci sono le fave?! A San Francisco non le ho mai viste! E' vero che nells atagione delle fave sono sempre in Italia, però...

    ReplyDelete
    Replies
    1. Mah, pare di si', le abbiamo trovate solo in un mercato vicino a Little Italy, pero'. Quindi non sono di sicuro molto comuni.

      E ieri sera ne e' arrivata a casa un'altra borsa piena! Grazie al Teodolindo che sa come farmi felice (alcune donne vogliono diamanti, altre fave...)

      Delete