È l'unione di due progetti distinti, ma fratelli - La dernière image e Voir la mer - che Sophie Calle stessa descrive:
La dernière image (l'ultima immagine) - 2010
Sono andata a Istanbul. Ho incontrato dei ciechi che, per la maggior parte, avevano perso la vista improvvisamente. Ho domandato loro di descrivermi quel che avevano visto per l'ultima volta.
presa da qui |
Per ogni incontro, c'è almeno una foto della persona incontrata, una rappresentazione di Sophie Calle di quel che è stato visto per l'ultima volta, e la storia raccontata in prima persona.
Un uomo, tassista, ha perso la vista dopo essere stato assalito da un delinquente durante un tragitto in auto |
La sua storia. La frase finale "Quanto a me, io non posso identificarlo". |
Una signora con problemi oculari pregressi, ha perso la vista improvvisamente dopo un errore medico. Era alla fermata dell'autobus e l'ha visto diventare sempre più sfocato. |
Voir la mer (vedere il mare) - 2011
A Istanbul, una città circondata dal mare, ho incontrato persone che non l'avevano mai visto. Ho ripreso la loro prima volta.
da qui |
La mostra è allestita dentro ad un'enorme sala, al buio. I filmati sono proiettati su schermi giganti e il rumore dello sciabordio delle onde è quasi assordante.
Le persone sono inizialmente riprese di schiena, mentre, per la prima volta in vita loro, incontrano il mare. Poi, ad un certo punto, si voltano e ti guardano.
La mostra, nella sua sequenza, è estremamente intensa. Poignante, direi. Un colpo all'anima e al corpo. Ti resta dentro.
Sophie Calle, Pour la dernière et pour la première fois. Musee d'art contemporain de Montreal, fino al 10 maggio 2015. Poi seguitela ovunque vada.
Due progetti davvero interessanti ed intensi. Mi fanno pensare ancora di più a quanto mi mancano gli eventi culturali in questa città solo vacanziera. .
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DeletePosso capire. D'altra parte, Montreal deve per necessità vivere di eventi culturali, altrimenti, sai, a -20 per quattro mesi l'anno, il tempo può sembrare eterno...
DeleteMi sono commossa solo alla tua descrizione. Ho assistito a tante prime volte per l'udito, per il lavoro che faccio, in passato sono stata presente a molte attivazioni di impaianti cocleari, quei volti, che improvviso si spaventano, si illuminano, si stupiscono, si commuovono, resteranno per sempre nel mio cuore
ReplyDeleteIo non ho mai assistito ad un'attivazione di impianto e non oso immaginare l'emozione travolgente per chi la vive e chi la testimonia.
DeleteMeraviglioso. Io adoro Sophie Calle. Spero di incrociare questa mostra da qualche parte!
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