Dal giorno del rientro, il Signor Tenace si sta chiedendo perché caspita si trovi dall'altra parte del mondo, in luoghi e ambienti sconosciuti, tra rumori, odori e sapori ignoti, in mezzo a gente diversa tra cui riconosce solo il bel biondino e la graziosa morettina che un giorno di due settimane fa l'hanno incontrato in Cina e non l'han piu mollato. Tenendo fede al suo nome, il signorino esprime tenacemente le sue perplessità ed inquietudini rispetto alla situazione attuale con multiformi manifestazioni di rabbia, pena e disappunto. Tutte pienamente comprensibili, visto il contesto.
A parte i momenti di sconforto, il Sig. Tenace è adorabile, molto simpatico, ed è già salito sul podio della classifica delle persone che più mi fanno ridere al mondo.
Il Teodolindo ed io viviamo in uno stato che va dall'incredulità tipo "Ma che caz...??!" all'inesprimibile meraviglia, stato che ben si riassume in quanto capitato la seconda sera dopo il nostro rientro a Montreal:
Io, già a letto esausta, vedo entrare in camera il Teodolindo con occhi sbarrati:
"Oh, Robi, c'è un bambino nell'altra stanza!"
"Sì, caro, è nostro figlio. Vieni, riposa un po' che ne hai bisogno."
Durante il viaggio ho tenuto un diario che inviavo alle nostre famiglie. Ne condividerò alcune pagine qui prossimamente. Da parte del Teodolindo e mia, un grazie di cuore a tutti quelli che hanno avuto pensieri per noi in queste settimane.
6 novembre 2016: aggiornamento
Dopo alcune riflessioni, ho deciso di cancellare i post relativi al nostro viaggio in Cina durante il quale siamo diventati i genitori del Sig. Tenace. Quelle pagine appartengono a lui, fanno parte della sua storia, la più intima, e oggi ritengo che non sia mio diritto condividerle pubblicamente. Grazie comunque a chi le aveva commentate e ci aveva seguiti con affetto in quei giorni.