Ecco un'altra mirabolante recensione alcolica.
Giunta è ormai la stagione dei barbecue. Al plurale perché ogni casa ne ha almeno uno sul terrazzo, senza considerare quelli portatili da usare al parco.
A Montreal l'aria di tarda primavera è impregnata di carne arrostita, altro che fiori o erba. E così continuerà fino all'autunno.
Occasione di degustazione: proprio sabato scorso abbiamo partecipato alla festa di compleanno del figlio di due amici. Si teneva al parco vicino a casa, verso l'ora di pranzo, con hamburger e salsicce a farla da padroni sulla griglia.
Tutto normale e regolare, così ad una prima descrizione, se non fosse che il nostro amico è l'
importatore di vini biologici, per lo più italiani, di una serie di ristoranti che noi adoriamo (compare con noi nel
video del pranzo della domenica), nonché il nostro spacciatore esclusivo di Franciacorta. E potevano forse attenderci birrette da due dollari e vini da supermercato? Giammai.
Appena arrivati, l'amico in questione, insieme ad un hamburger - ottimo!-, mi ha portato un bicchiere di plastica. Poi è tornato con una bottiglia, fresca il giusto, e ha versato:
"Questo è un rosé per me strepitoso. Trentino, uve marzemino, con cabernet sauvignon e merlot*. Fresco, perfetto. Ditemi cosa ne pensate".
L'abbiamo assaggiato, io e il Teodolindo, lì in piedi, tra un morso all'hamburger e due nachos, e quel rosé era davvero buono. Lo abbiamo bevuto e il Teodolindo mi ha sussurrato: "Questo lo ordiniamo subito! Sei bottiglie?"
E dico, se un vino sembra sorprendente e ti fa venir voglia di comprarne sei bottiglie quando lo bevi in un bicchiere di plastica al parco, allora direi che la sostanza c'è.
Durata della bottiglia: troppo, troppo poco. E dire che di bottiglie di 'sto rosé ce n'erano. Solo che era troppo, troppo buono.
Giudizio globale: credo che il mio giudizio sia chiaro, ma se così non fosse ecco un consiglio. Compratelo! Adesso. Bevetelo, sulla terrazza con una pizza, al parco con roba grigliata, in montagna con due panini al salame. Ma bevetelo.
Avvertenze: il nostro amico, intenditore, ha curato tutto in modo impeccabile e il risultato è stata una festa per bambini in cui gli adulti se la son goduta persino più dei piccoli. Ma si sa, anche nella perfezione le sviste possono capitare e in questo caso l'unica, clamorosa e su cui abbiamo molto riso, è stata la scelta del succo di mirtilli rossi come bevanda analcolica per i bambini. Già, succo che nei bicchieri di plastica era uguale uguale al rosé. E abbiamo perso due anni di vita quando abbiamo visto dall'altra parte del tavolo il Sig. Tenace sgolarsi un bicchierone di liquido color melograno, con tanto di rivoli ai lati della bocca. Prossima volta, succo d'arancia, neh?
Note più serie: il vino è il Riflesso Rosi 2014, di Eugenio Rosi. La guida Slow wine 2015 definisce Eugenio Rosi con queste parole: "Rigore e coerenza contraddistinguono il lavoro (e i vini) di Eugenio Rosi, uno dei migliori vignaioli d'Italia. Un esempio per tutti coloro che vorrebbero essere Naturali".
*o almeno così mi sembra di aver capito, queste son pur recensioni cazzone!