Sorella del coraggio è l’umiltà. Fare del nostro meglio quando nessuno ci osserva. Accordare il nostro passo a quello degli ultimi, anche quando potremmo correre.
Il coraggio è rinunciare a qualcosa di nostro per un bene più alto: per il bene comune.
Il coraggio è non mentire a se stessi, scavare dentro la propria storia, elencare pregi e difetti.
Il coraggio è accettarsi.
Il coraggio è pregare dicendo: accettami come sono, ma rendimi come tu mi vuoi.
Il coraggio è trasformare il coraggio in qualcosa di quotidiano, impastarlo alle nostre azioni, al punto da non distinguerlo più.
Fabio Geda, dal Discorso per la Route nazionale AGESCI - 9 agosto 2014
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