Poi mi sono piaciuti i rangers che suonavano il jazz, gratis, al museo della zecca, alle due di un pomeriggio qualsiasi. Il fatto che intervallassero i brani con racconti sulla storia del jazz a New Orleans me li ha fatti piacere ancora di più.
Se avete in programma un viaggio da quelle parti (che so, Silvia?), tenete d'occhio il sito Music at the Mint.
Poi mi è piaciuta, moltissimo, la swamp. Come si traduce swamp? Palude?
Mi aspettavo fango, alligatori che attentavano alla mia vita, sabbie mobili e nebbia in cui sarei scomparsa, al punto che la sera prima ho mandato un messaggio a mio fratello dicendo "Se domani sera non mi senti, invia in missione a cercarmi Bianca e Bernie!" La sua risposta, serafica: "Devi prima mandare un messaggio in una bottiglia".
Invece ho trovato alberi magnifici, che non avevo mai visto, acqua piatta come una lama, e orsetti lavatori curiosi e golosi.
Il Teodolindo si trovava a New Orleans per partecipare al congresso dell'Associazione Americana di Sanità Pubblica, che includeva anche una sezione sulla Food Insecurity - o insicurezza alimentare- ambito di lavoro del Teodolindo. Già faceva ridere che se ne parlasse in Louisiana, dove l'obesità la fa da padrona e non sai dove comprare cibo sano. Ma la ciliegina sulla torta è che tutti gli animali della swamp, alligatori e orsetti in primis, vengono adescati a botte di marshmallows lanciati dalle barche dei turisti.
Il Teodolindo, sconsolato, ha potuto concludere che in Louisiana anche gli animali selvaggi soffrono di Food Insecurity. Pazzesco.
Proseguiamo.
Poi mi è piaciuto molto questo vestito, in una galleria d'arte del French Quarter. Credo fosse un'opera d'arte in esposizione, ma io l'avrei provato subito.
Poi mi è piaciuta la mostra di Basquiat all'Ogden Museum of Southern Art, ma non ho fatto foto.
Poi, sempre al museo, mi sono piaciute tantissimissimo queste due teiere.
Che belli i musei dove ci sono le ceramiche che si possono toccare!
Di quest'opera qui sopra, intitolata Waiting, mi sono innamorata e l'avrei anche comprata.
Avendo ripetuto il concetto più di due volte, pensavo che il messaggio fosse arrivato alle orecchie del Teodolindo. Vista, però, l'assenza di riscontro, ho allora adottato la strategia di stazionare davanti all'opera a tempo indeterminato, fino a quando il Teodolindo non fosse venuto a dirmi "Ti piace proprio? Vuoi davvero che la compriamo?".
Lui ha adottato la strategia di uscire indifferentemente dalla galleria e aspettarmi fuori.
Ha vinto la sua, di strategia.