Da cinque settimane il Teodolindo è in congedo di paternità e lo sarà fino a fine agosto.
Le sue aspettative sono cambiate con il tempo.
Tre mesi fa: "Quando io sarò in congedo, mi piacerebbe ridipingere la scala" (ehehehe, era il mio sorrisino che sottintendeva "vedremo...")
Quattro settimane e quattro giorni fa: "L'obiettivo di oggi è stato riuscire a mettere il mio piatto nella lavastoviglie". Lo so, lo so.
Oggi: "Scusa, la casa è un disastro, ma lo sai, il lunedì è sempre un giorno duro con la SignoRina". Non ti preoccupare, ci sono passata anch'io.
Cioè, voglio dire, già solo per questo ridimensionamento delle aspettative e per il mettersi l'uno nei panni dell'altro, il congedo parentale andrebbe sempre condiviso.
Cara, ora di agosto ridipingerà il piatto e ci metterà la SignoRina nella lavastoviglie...
ReplyDeleteAhahaha. Probabile. Molto probabile.
DeleteIn generale, nella vita, provare,a vedere le cose dalla prospettiva altrui, è un esercizio che si dovrebbe praticare. Renderebbe il mondo migliore
ReplyDeleteTotalmente d'accordo. Soprattutto in medicina, non credi cara collega?
DeleteProprio così
DeleteQuesto post è meraviglioso! Ma dicci dicci, come funziona il congedo partenti / maternità in Canada? Adesso tu sei rientrata al lavoro e con la piccola sta lui?
ReplyDeleteSi', per essere brevi, ma poi magari ci scrivo un post, il congedo e' condiviso e può durare fino ad un anno. Io ho fatto i primi sei mesi e adesso il Teodolindo si fa i cinque successivi. A 11 mesi la SignoRina avrà il suo posto al nido che già l'aspetta.
DeleteLeo ancora se li ricorda, i 3 mesi che ha passato a casa con lo Gnomo in versione Micron... sono stati bellissimi, difficilissimi e, in alcuni giorni, lunghissimi :)
ReplyDeleteUn abbraccio a tutti e quattro!