Qualche giorno fa stavo tornando a casa dal lavoro e pensavo a cosa preparare per cena. Pensavo in particolare a quell'eccezionale burro di brébis (pecora) che aveva comprato il Celiachindo un paio di giorni prima sapendo di farmi contenta. Trattasi, infatti, di burro speciale, perché di pecore felici!
100% happy sheep |
Ne restava mezzo vasetto in frigo, diciamo non più di 50-60 g, ma va consumato in fretta perché tende a deperire più rapidamente di quello classico vaccino (forse perché contiene più acqua? boh).
Solo che un burro così non è che lo si mette nell'impasto di una torta solo per farlo fuori. Nossignore, va usato al meglio.
È allora che ho pensato: faccio gli gnocchi.
A volte mi chiedo se io sia l'unica che per finire un pezzetto di burro si mette ad impastare gnocchi un lunedì sera dopo il lavoro...
Nel frattempo il Celiachindo era tornato a casa:
"Prepari già la cena?"
"Sì, ho pensato di fare gli gnocchi"
"Ah, gli gnocchi."
Non ha aggiunto altro perché è un principe, ma so che dentro di sé ha pensato che avremmo mangiato alle dieci di sera... Malfidente.
In ogni caso ho messo a bollire 3-4 patate di media grandezza con la buccia. Una volta cotte le ho sbucciate e pesate, dopodiché ho usato le dosi e il metodo imparato dalla maestra Alessandra Spisni, con qualche modifica perché fossero senza glutine e gialli.
400 g di patate passate allo schiacciapatate
150 di farina (100 g di farina di riso bruno + 50 di farina di tapioca)
1 uovo
2-3 cucchiai di parmigiano
noce moscata
sale
la punta di un cucchiaino di zafferano
Si impastano gli ingredienti, tutti insieme, piuttosto velocemente e si forma un panetto. Dopodiché si taglia il panetto in 4-5 fette e da quelle fette si ricavano dei lunghi salsicciotti sottili da cui si tagliano gli gnocchi. Il piano di lavoro deve essere sempre ben infarinato.
Una volta formati gli gnocchi, io li ho rigati passandoli sui rebbi di una forchetta, ma di solito non lo faccio. È che mi avanzava del tempo (!) mentre aspettavo che l'acqua per gli gnocchi bollisse.
Per il condimento, mi ero ricordata di una ricetta pubblicata recentemente da Izn sul Pasto nudo, che mi ispirava molto, e così:
50 g di burro di pecora (tutto quello rimasto nel vasetto)
pistilli di zafferano
Ho sciolto il burro a fuoco molto basso in un pentolino e ho poi aggiunto i pistilli di zafferano che avevo comprato giorni prima nel nuovo negozio iracheno. Zafferano iraniano per la precisione.
Nel frattempo l'acqua era giunta a ebollizione, quindi ho buttato gli gnocchi gialli e una volta venuti a galla li ho messi in una zuppiera e conditi subito con la salsa di burro e zafferano.
E questo è stato il risultato. Gnocchi gialli che più gialli non si può, profumati, ottimi.
Vanno serviti con un'abbondante grattuggiata di parmigiano e una macinata di pepe fresco.
Per la cronaca, alle otto di sera eravamo già seduti a tavola davanti al piatto di gnocchi fumanti.
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