Johnny Castle che mi invita a fermarmi in sala d'aspetto. |
Che poi mica è una situazione così infrequente...
Ricordo quando ero specializzanda e stavo frequentando per un periodo in Neurologia adulti. Con il medico strutturato siamo entrati in una camera per visitare una signora con emicrania cronica. Era un pomeriggio d'estate e questa signora era lì tranquilla che si guardava Sabrina su Rete4. Voglio dire, Sabrina.
Chi sceglierà Sabrina tra Linus e suo fratello David? La paziente non ha potuto scoprirlo... |
Lo strutturato, senza chiederle scusa per l'interruzione, ha iniziato a visitarla. Io, qui lo confesso, non ricordo nulla della visita, ma ho in mente precisamente la scena che abbiamo interrotto e mi è spiaciuto per la signora.
Un'altra volta, forse la più memorabile, dovevo visitare una coppia di fratelli con una specializzanda più anziana di me, bravissima, oggi ricercatrice di alto livello. Una di quelle che i professori portavano ad esempio per noi nuove leve e da cui io, di conseguenza, cercavo di carpire il più possibile. Ci apprestiamo a visitare questi due fratellini, e sul letto di uno dei due c'era uno xilofono di plastica, di quelli che quando schiacci i tasti spuntano pure degli animaletti. La mia mentore, per rompere il ghiaccio con i due bambini, inizia a battere due tasti sullo xilofono. Solo che poi si lascia prendere. Ecco, credo che abbiamo passato due o tre minuti a sentire lei con lo xilofono. Io mi chiedevo se ci fosse una qualche valenza diagnostica di fondo nell'atto; la mamma dei due bambini la guardava chiedendosi probabilmente la stessa cosa.
Io penso che la professione medica sia piena di tentazioni.
No, dico, ma interrompere Sabrina? Fossi stata la paziente avrei scacciato il medico a parolacce.
ReplyDeleteMa infatti io sarei tornata a visitarla un'ora dopo! Non sarebbe cambiato niente a lei e niente a noi...
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